lunedì 1 novembre 2021

Norvegia del sud a fine ottobre. Giorno Uno

LA PIANIFICAZIONE:

Esiste un detto norvegese che recita: non esiste un cattivo tempo ma solamente un abbigliamento sbagliato. Beh, io aggiungerei anche di non fare troppi programmi quando si decide di esplorare le terre di Odino. Infatti io e Isa progettavamo di andare in Norvegia da marzo 2020, tutto prenotato fino a che una pandemia non si è messa di mezzo a gamba tesa. Altri due tentativi a ottobre 2020 e maggio 2021 sono andati a vuoto per il medesimo motivo. Finalmente a inizio ottobre i presupposti sembravano giusti, quindi cominciamo a pianificare il tutto, inizialmente con l'intenzione di rimanere a Stavanger.  Bisogna fare una premessa: la Norvegia è tanto bella quanto cara raffrontata ad uno stipendio italiano, per questo a me e Isabel è venuta una magnifica idea del cazzo: noleggiare un Van per esplorarla con calma e ammortizzando le spese del mangiare utilizzando la cucina a bordo.

Tutto molto semplice, digiti su internet la parola "Van" e poi ci penserà Google a farti comparire le pubblicità adeguate.  Inizialmente l'idea era di partire da Venezia e conquistare dal basso il Nord Europa ma poi, per fortuna, a Isa viene l'idea di stringere il cerchio e di partire da Oslo, trascorrendo una settimana a zonzo nel sud della Norvegia.  Io inizio a studiare possibili itinerari su Google Maps, a leggere forum e a chiedere al collega camperista come si fa. Va detto che la Norvegia ha due tipi di strade: quelle a scorrimento veloce identificate con la lettera E e le strade normali. La velocità massima consentita è di 80km/h e i traghetti sono parte integrante del sistema viario. Elaboro tre itinerari, con possibili zone di sosta in "libera", cioè a bordo strada e in campeggio. Dopodiché, tramite un sito di noleggio, prenotiamo un Fiat Ducato camperizzato con punto di ritiro vicino all' aeroporto Gardermoen. A Lufthansa diamo il compito di portarci fino ai 59° Nord di Latitudine di Oslo.

Giorno 1- 19 Ottobre 2021 | Falcade - Oslo

Alle 02:00 del mattino partenza da Falcade, direzione Venezia Tessera tramite statale Agordina n°203, ovvero slalom tra i cervi, che in questo periodo vogliono ricordarci che è sempre la strada che attraversa il bosco e mai il contrario. Alle 6:40 siamo seduti in aereo, scalo nell'enorme aeroporto di Monaco, quindi l'Airbus A320 ci porta fino ad Oslo dove arriveremo, tra la nebbia, alle h 11:30. Dall'alto la vista frastagliata del fiordo è magnifica ma sarà quello che vedremo dal finestrino durante la discesa a lasciarci sbigottiti: la neve! Intendiamoci, siamo abituati a guidare tra le montagne con pioggia e neve, ma l'idea di affrontare strade sconosciute con un mezzo lungo 6 metri non ci lascia sereni. Atterriamo e la prima cosa che ci lascia esterrefatti è vedere la faccia della gente. La Norvegia, dal 27 settembre 2021, con il raggiungimento del 75% di vaccinati, ha tolto tutte le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria.  Sembra di essere tornati indietro di tre anni, a prima di questo incubo. La Norvegia è un paese  che viaggia nel futuro, forse anche troppo, con una presenza massiccia di veicolo elettrici e di automazioni digitali: la maggior parte dei pagamenti si esegue con carte di credito e smartphone, mentre l'uso della cartamoneta è molto limitato. Tutto questo ai nostri occhi suscita curiosità e qualche perplessità. Recuperati i bagagli, procediamo alla banchina degli autobus di fronte all'aeroporto. Tramite l'app Reuters compriamo il biglietto dell'autobus, valevole per un'ora per spostarsi nella zona 4, quella che comprende Gardermoen e Jessheim, luogo dove si trova la sede dell'autonoleggio. L'autobus 440 ci lascia a circa 1 km dalla sede,  percorreremo a piedi, sotto un nevischio misto pioggia, tutta la strada. Una volta arrivati, il giovane addetto alla reception ci accoglie calorosamente dicendoci di accomodarci e di prendere qualcosa di caldo da bere alle macchinette. Intanto lo vediamo preparare un video tutorial in italiano su tutto quello che c'è da sapere sul mondo del viaggiare in camper.  Dopo il video, un strisciata di carta di credito e un paio di firme, saliamo sul Ducato, giriamo la chiave e partiamo: la Norvegia ci aspetta. Oggi non faremo tanta strada, ci fermiamo a nord di Oslo, nel grande parcheggio vicino al lago di Sognsvann, per sistemare le nostre cose nel van e approfittare per una visita alla capitale. Vicino al parcheggio dove ci siamo sistemati c'è un negozio di alimentari, dove compreremo il cibo per i primi giorni. Acquistiamo pane, marmellata, salame veneto (da quanto abbiamo potuto vedere, in Norvegia non c'è il banco dei salumi), formaggio tipico, insalata e...salsa di soia. Di fronte alle dimensioni delle confezioni di olio, sale e aceto, troppo grandi per sette giorni di viaggio, la salsa di soia è la one-solution souce. La salsa di soia concilia il bisogno di salato e il giusto grado di untuosità. La useremo sull'insalata, sui pomodorini e per salare il purè di patate.  

La stazione della T-Bhane che porta al centro di Oslo in circa mezz'ora, è a pochi passi dal nostro posto tappa di Sognsvann. Il biglietto si acquista sempre tramite l'app Reuters, qui si dovrà prendere il biglietto per la Zona 1 che comprende tutto il centro urbano di Oslo. Il meteo è inclemente, piove finemente e non si riesce a godere della bellezza della città, dopo un giro fino alla magnifica Operà e una cena a base di pesce torniamo al van per la notte. 

L'interno del Van

Chi non avesse mai usato un Van Fiat Ducato deve sapere che è composto da: 

- un serbatoio d'acqua potabile di circa 100 lt

- un serbatoio di scarico delle acque "grigie" (ovvero quelle usate per i lavandini e la doccia)

- un WC con vaschetta per i bisogni, nella quale dovrà essere gettata una bustina di prodotto chimico, con capacità di 15 lt

-  due bombole del gas, una in uso ed una di riserva

- un sistema elettrico con batteria che alimenta tutto il vano abitabile (che si ricaricherà poi durante il viaggio) e relativa centralina di controllo 

- uno scaldabagno elettrico

- un angolo cottura con 2 fuochi ed un piccolo lavabo 

- una mini doccia

- uno spazioso letto matrimoniale 

- un sistema di riscaldamento a gas 

Il riscaldamento a gas la prima sera ci darà dei problemi, ovviamente mentre sopra la città si stava scatenando un tipico piovasco alla norvegese. Le divinità invocate sono innumerevoli, ma poi, ragionando, capiamo come funziona, buttiamo su il termostato a 25° e crolliamo sul letto. Il riscaldamento sarà solo il primo delle "piccole avventure" quotidiane con l'attrezzatura del Van, che comunque non ci impediranno di godere di un viaggio emozionante.  L'indomani ci sveglieremo alle 6:30, direzione Vøringsfossen, o almeno così crediamo. 

Guardia al Palazzo Reale di Oslo




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