mercoledì 10 novembre 2021

Norvegia del sud a fine ottobre: Giorno Quattro


Giorno 4 - 22 Ottobre 2021 | Parcheggio Preikestolen - Crociera sul Ljsefjord - Campeggio Lervik Sponavik Camping

Arcobaleno nella rada di Stavanger

Fa freddo! Troppo freddo... perché? Mi alzo e vado al pannello di controllo, luce rossa. Isabel abbiamo la batteria a terra!Iniziamo il giorno 4 del nostro viaggio con un problema e un cambio di programma. Infatti appena guardo fuori dal finestrino vedo che durante la notte ha nevicato. Impensabile salire al Preikestolen con queste condizioni, considerando che il sentiero è fatto da grosse pietre, sicuramente scivolose e l'ultimo tratto, a picco sul fiordo non perdonerebbe scivolate. Mi vesto in fretta, accendo il van per iniziare a caricare la batteria ausiliaria e decidiamo come agire. Delusi dal fatto di non poter salire il sentiero cerchiamo un alternativa bella tanto quanto l'escursione. Per fortuna, la sera precedente, avevamo adocchiato un cartello che proponeva una crociera sul Ljsefjord, uno dei fiordi più belli, che passa sotto il Preikestolen (o Pulpito di Roccia).Paghiamo il parcheggio e ci mettiamo in viaggio verso il molo di Stavanger, dove c'è la partenza della crociera. Il biglietto, come tutto in Norvegia, lo compriamo via internet. Lungo la strada ci fermiamo in un parcheggio attrezzato per camper, con tanto di colonnina elettrica. Approfittiamo per rifocillare la batteria e fare colazione. Parcheggio e colonnina elettrica li paghiamo tramite GoMarina, un'app con tutti i posti d'approdo barca e di sosta camper lungo la costa norvegese. Dopo un'oretta di carica ripartiamo e parcheggiamo vicino al porto, quindi saliamo sul multiscafo e partiamo verso il cuore del Ljsefjord. 

La cascata si getta nel fiordo


Sotto al Preikestolen
La crociera dura circa due ore e permette di passare sotto al Preikestolen e a una cascata di acqua di montagna. Alla cascata l'equipaggio, tramite un secchio, raccoglie quest'acqua per darla in assaggio ai turisti. Il fiordo è punteggiato di alberi colorati dalla mutazione autunnale: uno spettacolo della natura. Torniamo al van, pranziamo e riprendiamo la E39 direzione Bergen, passando tra alcune grosse isole fino a Mortavika, dove prenderemo il traghetto. Questa strada è a pedaggio, cosi come il traghetto. Nel costo del noleggio del van sono previsti anche i pedaggi e un dispositivo che si chiama Autopass, quindi non ce ne preoccupiamo. Non ci sono caselli da attraversare, come in Italia, ma dei checkpoint, composti da numerose telecamere e sensori, che leggono il dispositivo. Un'automazione comoda ed efficace. 
L'imbarco sul traghetto

Proseguiamo mantenendo la E39 fino a Lervik, a circa due ore da Bergen, trovando un campeggio che ci ospita per la notte. L'addetta alla reception è una gentilissima donna asiatica che ci trova un posto nel campeggio affollato da camper. Siamo capitati in mezzo ad un raduno di camperisti norvegesi, tutti in festa e tutti più o meno alticci. Attacchiamo dunque il Van alla presa e tempo due secondi salta la corrente in tutto il campeggio. Siamo stati l'elemento che ha fatto tracimare il salvavita. Dopo alcuni minuti, attendendo naturalmente sotto una pioggia fine e fredda, arriva il marito della donna asiatica, che in inglese ci spiega che il sistema elettrico è in sovraccarico, ma che ci possiamo collegare alla presa di casa loro, ma solo per caricare la batteria. Così facciamo, e ora l'impianto regge. Chiudiamo le tendine del camper e ceniamo con polpette e purè. Questa sera mi concedo anche io alcuni sorsi di birra, pochi, perché in Norvegia vige la regola di essere completamente sobri quando ci si mette al volante. La birra è una buonissima Artic Beer, leggera e poco gasata, l'ideale dopo una giornata al volante. Oggi dal finestrino del Van abbiamo visto una varietà di paesaggi che solo la Norvegia sa dare. Il mare che si fondeva con la montagna, le grandiose opere ingegneristiche. Ponti tra isole e tunnel con pendenza negativa che si infilano sotto il mare sono la normalità di un viaggio in Norvegia.  Piove, ci tiriamo sotto coperta, domani Bergen. 

Polpette n' beer!

2 commenti:

  1. Carissimi! Ben tornati ai racconti.
    Beh le polpette erano di renna almeno?
    Manca caro Claudio un po di salsa su quelle frikkardelle! Un bacione a voi 🥰👍🏽❤️🌹

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    1. Penso fossero di maiale. Si hai ragione, manca la salsa…ho aggiunto un po’ di marmellata di fragole.

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